Confido è certo che la perdita di un animale da compagnia sia sempre un momento di grande tristezza, soprattutto per persone con particolari problematiche che si trovano private dell’empatia e del sostegno senza riserva che venivano loro quotidianamente donati.
Studi in ambito “pet therapy” della USSL 3 di Torino testimoniano un miglioramento medio del 26% per quanto riguarda la funzionalità sociale dei partecipanti, del 21% nella funzionalità comportamentale e del 17% nelle capacità cognitive.

Chi non ha mai avuto un animale domestico e non ha empatia nei loro confronti difficilmente potrà capire la complessità e l’intensità di questo tipo di relazione.
Ogni animale occupa uno spazio speciale nella nostra vita, un angolino privilegiato fatto di ricordi, routine e sguardi impossibili da dimenticare.
Nessuno ci ha insegnato come affrontare il lutto per un animale domestico, né come dire addio a qualcuno che per molto tempo ha fatto parte della nostra famiglia.
Il lutto non guarisce (anche perché non è una malattia, anche se può diventarlo), può solo decantare e avvicinarsi all’accettazione.
Quando il pianto lascia il posto ai ricordi, quando si ha un moto di serenità vedendo magari una foto di un pezzo di vita insieme allora il dolore farà spazio a tutto l’amore ricevuto dai nostri piccoli grandi amici a quattro zampe.
Confido collabora con psicologi che si rendono disponibili ad un primo colloquio informale per capire se si necessiti di un eventuale percorso emotivo per superare il lutto.

Regolamento C.E. n. 1069/09

Le leggi attualmente in vigore considerano le spoglie dell’animale domestico come un “sottoprodotto di origine animale” destinato dunque allo smaltimento in qualità di rifiuto secondo quanto stabilito dal Regolamento n. 1069/09 del Parlamento Europeo, recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati, non destinati al consumo umano e che abroga il regolamento comunitario n. 1774/02.

La cremazione delle spoglie animali, necessita quindi di impianti ben definiti in quanto la sopra citata Legge Comunitaria inquadra questa specifica categoria come materiale di CAT.1 destinato solo alla eliminazione presso inceneritori riconosciuti e sotto il diretto controllo del Ministero della Sanità.

È espressamente vietato che tali spoglie siano quindi seppellite in luoghi non idonei provocando l’inquinamento delle falde acquifere punibile ora con denuncia penale o gettate nella spazzatura ed essere la causa del diffondersi di malattie.

Statistica

Nel 2017 in Italia sono stati cremati oltre 170mila animali domestici e quasi 140mila sono stati sepolti nei cimiteri per animali.

Secondo l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente questi numeri risultano essere sempre in continuo aumento perché è maturata e cresciuta la sensibilità delle persone nei confronti degli animali.

Molte famiglie scelgono la cremazione anche per riavere le ceneri al proprio domicilio.

Il Nord Italia risulta essere all’avanguardia nella cultura del servizio funebre per animali ormai già da decenni, ma il numero di aziende specializzate è in netta crescita anche al Centro ed al Sud.