Confido è certo che la perdita di un animale da compagnia sia sempre un momento di grande tristezza, soprattutto per persone con particolari problematiche che si trovano private dell’empatia e del sostegno senza riserva che venivano loro quotidianamente donati.
Studi in ambito “pet therapy” della USSL 3 di Torino testimoniano un miglioramento medio del 26% per quanto riguarda la funzionalità sociale dei partecipanti, del 21% nella funzionalità comportamentale e del 17% nelle capacità cognitive.

Chi non ha mai avuto un animale domestico e non ha empatia nei loro confronti difficilmente potrà capire la complessità e l’intensità di questo tipo di relazione.
Ogni animale occupa uno spazio speciale nella nostra vita, un angolino privilegiato fatto di ricordi, routine e sguardi impossibili da dimenticare.
Nessuno ci ha insegnato come affrontare il lutto per un animale domestico, né come dire addio a qualcuno che per molto tempo ha fatto parte della nostra famiglia.
Il lutto non guarisce (anche perché non è una malattia, anche se può diventarlo), può solo decantare e avvicinarsi all’accettazione.
Quando il pianto lascia il posto ai ricordi, quando si ha un moto di serenità vedendo magari una foto di un pezzo di vita insieme allora il dolore farà spazio a tutto l’amore ricevuto dai nostri piccoli grandi amici a quattro zampe.
Confido collabora con psicologi che si rendono disponibili ad un primo colloquio informale per capire se si necessiti di un eventuale percorso emotivo per superare il lutto.

Che fine ha fatto Briciola?

Ogni membro della famiglia sperimenterà il lutto per un animale domestico in modo diverso. Comprenderlo e sostenerlo è fondamentale.
E’ importante fare attenzione ai bambini, perché possono affrontare l’esperienza della perdita per la prima volta. In questo caso, faremmo bene a chiarire tutti i loro dubbi con sincerità e sfatando un mito: essere piccoli non rende il lutto meno intenso.
I genitori non dovrebbero fornire spiegazioni false in merito al lutto dell’animale, come ad esempio dire che il cane ha intrapreso un viaggio lontano, perché potrebbero compromettere la fiducia tra genitore e figlio.
Ecco perché non c’è nulla di sciocco o troppo sentimentale nel piangere e soffrire per la morte di un animale domestico.

Bibliografia di rifermento:
R. Elliotto, “Mi manca Tommy”
Ed. Bukbuk
J.Koppens “Gina e il pesce rosso”
Ed. EDT- Giralangolo